Le temperature estreme mettono sotto stress il corpo, riducendo le prestazioni sportive, a causa dell’elevata temperatura ambientale, il nostro corpo genera meccanismi per contrastare il calore, riducendo l’aumento di calore dovuto alla sudorazione e negli ambienti freddi, regolando la vasodilatazione dei vasi sanguigni in modo che perdano il meno calore possibile. Questi processi vengono chiamati “termoregolazione”.
Cos’è la termoregolazione?
La termoregolazione è la capacità dell’organismo di regolare la temperatura entro determinati limiti, quando la temperatura ambiente è diversa dalla temperatura target. E’ un meccanismo essenziale per la sopravvivenza dell’essere umano, quindi, se inadeguata, porta a cambiamenti nel metodo di immagazzinare il calore corporeo e nell’attività metabolica di diversi organi e sistemi.
Quali strategie possiamo utilizzare per adattarci alle temperature estreme?
L’acclimatazione presuppone un adattamento di tutti i sistemi dell’organismo allo sforzo che verrà svolto in quell’ambiente ed è di vitale importanza che si sviluppi dal riscaldamento dell’allenamento alla competizione stessa, da svolgere secondo le linee guida di un professionista sportivo o di un’équipe medica per evitare problemi di salute.
Qual è l’obiettivo dell’acclimatazione?
L’obiettivo fondamentale dell’acclimatazione (detto anche acclimatamento) è adattarsi fisiologicamente all’ambiente e utilizzarlo il giorno della gara a proprio favore, in modo che il nostro corpo possa già, in condizioni di caldo, avere un tasso di sudorazione più basso e una minore perdita di liquidi e, in condizioni di freddo, aumentare la dilatazione dei vasi sanguigni per ridurre la perdita di calore e aumentare il calore nei muscoli.
Quanto tempo impiega un atleta ad acclimatarsi?
L’acclimatazione dura circa due settimane, essendo le prime in cui si verificano i maggiori adattamenti e ancor di più se l’atleta è un soggetto allenato. È importante che le sessioni di allenamento non superino i 60 minuti e che l’atleta si abitui il più possibile all’ambiente in cui gareggerà (asciutto, umido, bassa pressione…)
Per quanto riguarda il cibo… Cosa è importante tenere in considerazione?
È importante avere una dieta equilibrata adattata ad ogni atleta in base allo sport che pratica e all’intensità con cui lo pratica, pertanto occorre tenere conto dei diversi macronutrienti (proteine, carboidrati e lipidi) e adattare la linea guida, secondo al dispendio energetico dell’atleta.
Strategie di Idratazione (prima, durante e dopo)
Le strategie di idratazione che possiamo mettere in atto prima, durante e dopo l’esercizio, in generale, possono essere:
Idratazione pre-esercizio:
Obiettivo: garantire che l’atleta sia ben idratato prima dell’inizio della competizione/allenamento.
- Bere abbastanza da bere ai pasti e mantenere una buona idratazione per tutto il giorno
- Riposo adeguato (8-12 ore) dall’ultimo allenamento. È probabile che l’atleta sia adeguatamente idratato.
Idratazione durante l’esercizio:
Obiettivo: bere abbastanza liquidi per mantenere l’equilibrio idro-elettrolitico (acqua ed elettroliti) e mantenere il volume plasmatico.
- Tra 150-250 ml ogni 20 minuti di esercizio fisico.
- A partire da 90 minuti introdurre una bevanda isotonica per reintegrare gli elettroliti.
Idratazione post-esercizio (reidratazione)
Obiettivo: ripristinare immediatamente la funzione fisiologica cardiovascolare delle perdite di liquidi e soluti accumulate durante l’esercizio fisico
- Si consiglia di bere una quantità di liquido pari al 150% del dimagrimento avvenuto durante l’esercizio (nelle prime 6 ore post-esercizio)
Che caratteristiche deve avere la bevanda sportiva (isotonica)?
La composizione specifica per ottenere un rapido assorbimento di acqua ed elettroliti per prevenire l’affaticamento.
- Concentrazione di carboidrati tra il 4 e il 9%
- Tra 460 e 1150 mg/sodio per litro
In questo modo, dopo 90 minuti è necessario iniziare a consumare isotonico, tra 150-200ml ogni 20 minuti, circa 1L/ora.
Conclusioni
L’idratazione prima, durante e dopo l’allenamento è di vitale importanza per l’atleta per mantenere un bilancio idrico positivo ed evitare un’eccessiva perdita di sudore che sarebbe dannosa per la sua salute, pertanto è importante idratarsi correttamente ed essere molto chiari sulla strategia nutrizionale, guidati da un nutrizionista sportivo.
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